Per una vite di uva fragola di Maristella Tagliaferro









Per una vite di uva fragola


di Maristella Tagliaferro





E’ il sangue della Terra


che succhiamo dai tuoi lombi,


profuma di fragola,


odora di mela.


Turgidi al tatto


sono i piccoli


capezzoli rossi.


Ho voglia di tornare


là tra le vigne Corvine


e la Rondinella color rubino.


Catullo ne canta il gusto


di lamponi e d’amarena,


a gran voce reclama


il Vino più amaro e più buono.





E’ fra le fronde bionde


di Folle Blanche


che distillate ci donano


l’oro ambrato di Cognac,


odoroso d’antiche querce,


che accolsi la coppa dell’Amore


e le sue parole segrete.





Ma è da Cipro,


dall’isola spumeggiante di luce


e profonda di mistero


che mi giungono


aromi accecanti,


dolci di miele,


aspri e acerbi di limone.





Mi parlano dell’Oriente,


dei profumi d’incenso,


dei tessuti morbidi al tatto,


delle spezie dell’Asia lontana.


Di un tramonto infuocato


lungo il padre Nilo


e dei ritmi dell’Africa nera.





Mevlana compone un Sema


viaggiando tra le Vigne generose,


accarezzate dalle mani… nostre:


sono frutto della terra grassa


o sabbiosa, del sole caldo,


dell’acqua limpida.


Sophia, la Madre, danza nel vento.

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