(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 20 - su Menù à la carte (Tabula Fati ed., 2022) di Loredana Lorusso - con dialogo finale

di Sergio Daniele Donati

Quella che presentiamo oggi in estratto è una silloge originale e allo stesso tempo felicemente incardinata su canoni classici, ma mai classicheggianti.

Loredana LORUSSO, poeta pugliese, descrive la sua raccolta "Menù à la carte" (Tabula Fati ed., 2022) come Canzoniere d'amore  e la sua è una poesia dichiaratamente erotica. 
Tralasciando per il momento il richiamo evidente a una scrittura ben incardinata nel passato del termine canzoniere, preme osservare che nei tratti della poeta erotismo è sempre declinazione delicata dell'anima, mai esternazione volgare o richiamo ad una sessualità priva del connotato di ascesa o di abisso che il sentimento amoroso con sé porta. 

L'assunto potrebbe apparire banale ma, a parere di chi scrive, purtroppo non lo è affatto nel panorama della poesia erotica contemporanea, ove troppo spesso si assiste a un richiamo, se non alla mera descrizione del corporeo - quasi anatomico e fine a sé stesso - quantomeno a una negazione degli effetti anche spirituali e di coscienza dell'Eros. 

Non è questo, fortunatamente, il caso della poesia di Loredana LORUSSO.
Appare evidente, infatti, leggendo la raccolta, che, più che limitarsi a descrivere l'amore, la poeta inviti il lettore, partendo da dati a volte quasi autobiografici, a perdersi da un lato nel vasto reame delle sensazioni amorose,  e, dall'altro, in una riflessione imponente su ciò che amore nella vita del lettore rappresenta.

Leggere questa raccolta significa questionarsi a fondo sulla nostra capacità di accogliere la presenza dell'eros nel nostro quotidiano; cosa tutt'altro che scontata in un'epoca di triste quantificazione di ciò che dovrebbe essere Qualità.

Non vorrei però essere frainteso: le poesie di Loredana LORUSSO non costituiscono mai una mera idealizzazione dell'amore. 
Al contrario, sono ben descrittive anche degli abissi che il legame amoroso per tutti può rappresentare.

Amore eleva e amore affossa, ed Eros non nega questo dato mai nella poetica dell'autrice. 
 
La cosa ha evidentemente dei riflessi sulle scelte linguistiche e stilistiche della poeta che si richiamano senza indugio al registro di una schietta delicatezza, di un appalesarsi dell'Eros non dirompente ma sotteso e lento. 
Ecco, la lentezza è la qualità che più emerge del registro delicato di cui stiamo parlando. 
Eros nella poesia di Loredana LORUSSO è raramente esplosione.
Anzi, molto più spesso, si manifesta come un lento avanzare non solo della sensazione ma anche, e contemporaneamente, della consapevolezza novella che veicola nel lettore il porsi davanti a una riflessione profonda sull'amore. 

Pubblichiamo qui di seguito, pertanto, un estratto della silloge, invitando i lettori ad osservarne il ritmo e le pause e a chiedersi, come si è chiesto chi vi scrive, se non siamo di fronte a una scrittura che rinovella un dire antico non scevro di sapienza e capacità contemplativa profonda.

A fine articolo troverete anche un breve dialogo poetico tra inediti di Loredana LORUSSO e di chi vi scrive, a prova delle riflessioni che possono scaturire sul tema dell'eros dalla lettura di una scrittura profondamente legata a registri classici ma densi di tratti d'originalità.


SGUARDO

Il mio é sguardo quieto
ma ha l'odore del tuono lontano
al sapore di nuvole
a litigarsi il cielo.
______

RINASCITA

Quando finisce questa gravidanza?
A quando la mia nascita?
Quando nascerà l'altra me stessa?
Quando una data avrà per compleanno?
Non sono ancora nata
forse sarà finita
prima che questo accada.
______

PROFUMO

Il tuo profumo
è fuoco e aria 
che prende corpo e anima insieme.
Dalla boccetta scura
in cui trova dimora
zampilla in sprazzi
e sul tuo petto odora.
Di lì scende a lambire
la pelle mia
come lingua di fuoco
ebbra e rovente.
E scende, irrora, canta e stilla
sulla mia mente
che oramai vacilla.
______

STRIP - TEASE

Blues nero caffè
una spallina danza
Fruscio di pizzo
Voce roca di calza
Seta
Assolo che incanta


NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE
Loredana Lorusso, nata nell’equinozio d’autunno, vive a Bari, dove lavora come biologa, impegnata nella ricerca nell’ambito delle Neuroscienze.
Neofita della poesia, si approccia per la prima volta ai versi grazie al Professore Daniele Giancane che, 
tempi di pandemia, la recluta nel suo Laboratorio virtuale di Poesia “Garcia Lorca”.
Lo scricciolo, così come è simpaticamente rinominata dai membri del laboratorio, comincia così a muovere i suoi primi passi tra versi, ritmo e rime con cui canta d’eros e d’amore in tutte le sfumature possibili. 
Nel settembre 2020, pubblica per la prima volta, due poesie sulla raccolta “Odi Alimentari”, a cura del Professore Daniele Giancane, editore Tabula Fati. Nel marzo 2021 e 2022 pubblica alcune sue poesie sull’annuario Kieff Book n°40-41. Nell’ottobre 2021 pubblica un breve racconto nel volume “Surrealia: segnali dall’oltre e altri racconti”, a cura di Vito Davoli e Daniele Giancane A giugno 2022 pubblica la sua prima silloge di poesie erotiche Menù à la carte-canzoniere d’amore, edizione Tabula Fati.
A dicembre 2022, pubblica alcune sue poesie sulla rivista poetica “La Vallisa” n° 117 e 118, redatta sempre dal Professore Daniele Giancane. A gennaio 2023 pubblica due poesie nella Antologia L’isola di Gary di Maria Pia Latorre. 
Attualmente è membro della Confraternita Letteraria dal Sud, redatta dal Professore Daniele Giancane, nonché dell’ Università della Poesia 'JUAN RAMON JIMENEZ', dello stesso Professor Giancane.


IN DIALOGO POETICO CON LOREDANA LORUSSO

L’ODORE

Se mai ti fossi chiesto
di cosa sappia l’eros
al senso dell’olfatto,
consiglio con la terra
di prendere contatto
Se tu provassi a immergere le mani
senza timore come certi anziani
che scavano cercando le radici
di quelle erbe che portan benefici,
ti accorgeresti che la terra è sesso.
Bagnata poi ti resterebbe impresso
quanto l’odore richiami a sé il peccato
Se della terra non hai mai cercato
solo un contatto come farebbe un gatto
che annusa e scava per cercar riposo
o per puntar la preda fiducioso,
allora ignori il senso del piacere
che proveresti solo se riempissi
di terra scura un pugno delle mani
o ad infilar le dita nelle tane
Ruvida morbidezza
Aspra dolcezza
Sporco e pulito insieme
La terra come l’eros nulla teme
trattiene, spinge e affonda
Anche la terra come il mare esonda
Se solo l’annusassi
Vedrai, ti ecciteresti
così come fa un fiore quando sboccia
o la melata ambrata
che cola alla corteccia
Provaci pure a camminarci scalzo
Di brividi il tuo piede
nudo sarebbe sbronzo
E penseresti subito a un amplesso
tra quella terra e il corpo sottomesso
Perché nei grani suoi la terra
altro non è che corpo
che nasce dalla terra
e nella terra muore
Ecco che cosa l’eros
ha nel suo odore.

LOREDANA LORUSSO - INEDITO 2023


LODE AL PROFUMO

Non chiedo mai a un profumo
altro che di portarmi altrove,
là sulla scacchiera degli ossimori
a osservare il cielo,
a testa ingiù,
camminando sulle nuvole,
i pensieri iperbolici
infine a terra, 
come capelli nel bulbo. 

Non chiedo mai a un odore
altro che di sovvertire
la mia pigrizia antica
e ricordarmi là,
sulla scacchiera delle allitterazioni
la lode all'allodola,
la lamentazione del cammello
l'amo dell'amore amaro;
rosso,
come amarena.

SERGIO DANIELE DONATI - INEDITO 2023
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