(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 15 - Una dichiarazione d'amore
di Sergio Daniele Donati Sono decine le sillogi che ancora devo recensire, commentare, accogliere su Le parole di Fedro, e decine gli inediti, le proposte di lettura che arrivano e lasciano senza fiato per profondità di linee e tensione espressiva. Meritano tempo e calma e letture profonde. M i ripeto quindi, come un adagio imparato a memoria, che ci sarà tempo per tutto, finché saprò restare nel tempo. Però il tempo non è solo una successione infinita di istanti, una linea che ci proietta chissà dove, da un passato ad un futuro. E nemmeno la scrittura è solo una successione di tratti sul foglio. Tempo e scrittura sottostanno alle regole strette del moto lineare, tanto quanto a quelle sognanti del moto circolare. E non c'è istante che non torni, diverso e identico, prima o poi; e non c'è parola che non torni, prima o poi, alla sua sorgente: il silenzio. La vita, come la scrittura, è un grande rotolo e l'ultima lettera di ogni narrazione richiama la prima che palpita