Echi di Fedro - Seconda fase - 06 - Francesca Albergamo e Pasquale Lenge
Foto di pubblico dominio di Patrick Tomasso trovata sul sito Unsplash |
Da un’idea di Sergio Daniele Donati, accolta da tutta la redazione, è nato circa un anno fa il progetto Echi di Fedro. I lettori affezionati del blog sanno quale importanza abbiano in questo spazio temi quali: l’Altro, l’ascolto e lo scambio di pensiero e la natura sempre dialogica della scrittura poetica. Ascolto e scambio, poi, sono elementi fondamentali per la creazione di un dialogo, in particolare di un dialogo poetico in cui diverse voci prendono vita con fertili risultati.
Si è deciso di quando creare un vero e proprio spazio laboratoriale e sperimentale di dialogo dal titolo “Echi di Fedro”.
Inizialmente ogni redattrice/redattore ha proposto all’intera redazione di produrre un dialogo con un poeta scelto dal proponente ma approvato dall’intera redazione.
In seguito, in una prima fase, ogni redattrice/redattore ha contattato la voce poetica del panorama contemporaneo perché interagisse in dialogo poetico con lei/lui.
Questi primi laboratori poetici hanno dato vita a testi assolutamente inediti che potete trovare qui.
Questo è stato solo l’inizio di ciò che andremo a presentare. Terminata questa fase, infatti, la seconda parte del progetto è stata per la redazione quella di immaginare coppie (binomi) di voci poetiche che forse mai avrebbero pensato di dialogare se non stimolate dalla redazione di Le Parole di Fedro.
Questi Autori hanno accolto col sorriso la proposta e pensiamo che i risultati, che qui oggi vi presentiamo, siano andati oltre le nostre più rosee aspettative.
Sono stati esplorati dialetti, metrica, retorica e quell'orizzonte che si apre al senso nell’attimo in cui il poeta si pone in ascolto di qualcosa di diverso da ciò che è abituato a esplorare in solitaria.
La curatela della redazione tutta ha reso Echi di Fedro un laboratorio della parola che ci auguriamo possa in futuro arricchirsi di altre numerose voci poetiche del panorama contemporaneo e altre proposte saranno fatte in seguito.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno accettato di prendere parte a questo progetto, per essersi fidati e affidati, accettando di mettersi in gioco, studiare, modularsi su una voce altra scelta per loro da terzi.
Al termine di questa esperienza possiamo sicuramente affermare che essa ha rappresentato un momento di scambio autentico per tutte/tutti noi.
La Redazione de Le parole di Fedro
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IL DIALOGO
Petri di sciumi cinniri di Mari
Ducizza d'amuri annacu nta l'arma
sciatu di lu rispiru c'abbàca lu turmentu
Alliscia lë prëtë penna fujuta
aru yomicieddë la mbòsta
le conta per il mare
cundë cà nù venë nù torna
stizza r'accqua turnata dreëtë
se piove forte è perché ti piango
Sugnu ancora cà sutta li canali antichi
cu lu mè duluri malignu e duci.
Oh! sorte che squassi gli argini
e cambi l'ordine dei sassi
trattieni la piena
Tu, stidda d’amuri
cu lu tò sciatu carizzami lu cori
Sono ancora qua, mi sconno
sutta le fronde di un carpino rosa
sorrido ai tuoni e ai lampi
non farmi del male
dove male sento già.
Sciogli con la brace il gelo
al mio focolare gli alari
sono il testimonio d'ogni ingiustizia
letta sui titoli di un giornale.
Sarò quel Padre che camminerà zeca zeca
ognuno per la sua strada d'acciottolato,
la pietra scagliata contro ogni cosa brugliata
Mater ducizza sarò di cielo e di terra:
tu granu giallu pì li mè jorna
acqua dolce per la mia sete amara
petra di sciumi cinniri di mari
(Francesca Albergamo e Pasquale Lenge)
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TRADUZIONE
Pietre di fiume cenere di Mari
Dolcezza d’amore cullo dentro l’anima
fiato del respiro che calma il tormento
Alliscia le pietre la piuma scomparsa
al torrente la piena
le conta per il mare
calcolo dal risultato sbagliato
goccia d'acqua tornata indietro
se piove forte è perché ti piango
Sono ancora qua sotto i canali antichi
con il mio dolore maligno e dolce
Oh! Sorte che squassi gli argini
e cambi l’ordine dei sassi
trattieni la piena
Tu, stella d’amore
con il tuo fiato carezzami il cuore
Sono ancora qui che mi nascondo
sotto le fronde di un carpino rosa
sorrido ai tuoni e ai lampi
non farmi male
dove male ma sento già
Sciogli con la brace il gelo
al mio focolare gli alari
sono il testimonio di ogni ingiustizia
letta sui titoli di un giornale
Sarò quel Padre che camminerà vicino
ognuno per la sua strada d’acciottolato
la pietra scagliata contro ogni cosa brugliata
Madre dolcezza sarò di cielo e di terra:
tu grano giallo per i miei giorni
acqua dolce per la mia sete amara
pietra di fiume cenere di mare
(Francesca Albergamo e Pasquale Lenge)
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NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE
Francesca Albergamo nata ad Alia, in provincia di Palermo, il 27/2/1950, dove
vive, dopo aver vissuto la sua adolescenza a Bologna. La
sua opera prima “La
Maggioranza Sta” ha
visto il suo esordio alla fiera del libro di Roma- edizione 2009- e
alla fiera Intern. di Torino- edizione 2010.
Ha
vinto il 3°
Premio “Profumo di Marzo Ass. La Fenice-Arona Novara 2011 volume
edito”
Premi:
1° Premio assoluto “Alessio Di Giovanni 2016”
Menzione
Straordinaria Nosside 2014 - Menzione “Premio Nosside Mondiale”
2013
4°
Premio “Montefiore Pegasus” 2013
Menzione
“Giacomo Giardina” 2013
1°
Premio assoluto “Nino Sanciolo” Rassegna Int. Melologo Extroversi
Palermo, 2011
3°
e 2° Premio “Vincenzo Licata” Sciacca, 2011
Menzione
d’Onore “Premio Vitruvio” Lecce, 2011 –
3°
Premio “Maria Fuxa”Alia (PA), 2011/2008
I°
Premio Concorso letterario, racconto “Phiale Aurea Caltavuturo”,
2011
Finalista
Concorso letterario - “La notte dei mille racconti di Beatrice
Monroy” anno 2005
Altre
sue liriche sono pubblicate su Antologie, tra cui: Antologia di Poeti
contemporanei siciliani, volume IV Ediz. Nulla die 2023 di Russotti-
Rivista oneline Circolare Poesia n° II febbraio 2023 - Antologia
oneline Premio Nosside - Exstroversi Palermo - Città di Monza -
Margherite
Yorcenau - Premio Vincenzo Licata - Melologo Exstroversi Palermo -
Toscana in Poesia - Maria Fuxa Alia (PA)
- Antologia
Premio Portera, Cefalù
Pasquale Lenge è un senza fissa dimora mentale che vive in un posto bellissimo tra i boschi in Val di Merse nel senese. Nato nel 1972 a Calvello in provincia di Potenza, scrive testi in dialetto lucano e in lingua italiana. Alcuni di essi sono stati pubblicati su blog e riviste letterarie.
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